Di origine statunitense, il pecan (Carya illinoensis) appartiene alla famiglia delle Juglandaceae. Molto diffuso in Brasile e Australia, in Italia ha cominciato solo recentemente a diffondersi ed è coltivato solo nelle regioni meridionali. È un albero imponente (fino a 40 m) e longevo, dal tronco possente, con foglie composte lunghe anche 30 cm, dall’aroma di resina. In primavera avviene la fioritura, seguita dalla formazione dei frutti, che sono noci con guscio liscio, di dimensioni e forme variabili secondo la varietà, che si apre da solo a maturazione per lasciar cadere il gheriglio, di sapore gradevole.
Consigli di coltivazione
Pianta vigorosa, a crescita rapida, vive bene nelle aree a clima mite, anche se resiste bene ai freddi invernali fino a -10 °C. Si distinguono varietà orientali, adatte ai climi caldo-umidi, e occidentali, adatte ai climi secchi e più resistenti alla siccità. Poco esigente in fatto di irrigazioni, il pecan teme solo le gelate primaverili: dove esiste il rischio, meglio scegliere varietà tardive. Molto tollerante riguardo al tipo di terreno, preferisce i suoli profondi e ricchi di sostanza organica, ma si adatta anche a terreni sabbiosi. La potatura deve favorire l’emissione di una buona ramificazione nella parte basale della pianta.
Da non dimenticare
La raccolta avviene in ottobre-novembre. Le noci pecan sono apprezzate per il guscio tenero e il sapore intenso e gradevole; sono ricche di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi.